Il bambino è il cuore pulsante, è lo specchio del benessere e del malessere che gli gira attorno. Assorbe come una spugna e bisogna, quindi, proteggerlo. Il benessere del bambino di oggi determina il benessere del domani.
Attenzione, per benessere non intendo dargli tutto o troppo. Anche il bambino deve poter dare, in base alla sua età e alle sue possibilità, solo così potrà percepire il valore di sé e degli altri.
Aver un figlio è tra le esperienze più belle e arricchenti della vita ma sicuramente non sono poche le difficoltà che si incontrano.
Ricordo il titolo di un libro che ho studiato all’università: Il mestiere di genitore di Guido Petter. Bellissimo libro che decisi di regalare ai miei genitori.
Il messaggio: non esiste un mestiere più difficile e non esistono ricette preconfezionate su come essere un bravo genitore, quindi non importa se siete genitori imperfetti.
L’importante è esserci, è stare con i propri figli, è ascoltarli, fare delle cose con loro, il resto è vita.
In genere il mio lavoro con i bambini alterna momenti di terapia individuale e momenti di lavoro con i genitori o con l’intero nucleo familiare, perché ritengo che quanto emerge dalla terapia con i bambini debba diventare patrimonio dei genitori da usare costruttivamente nella quotidianità familiare.
Il percorso terapeutico viene quindi condiviso e costruito con i genitori.
Se i genitori si fidano della psicologa anche i bambini possono fidarsi. La fiducia permette di affidarsi di aprirsi, permette al bambino di raccontare il suo disagio e il suo vissuto.
La stanza della terapia è un luogo accogliente a misura bambino in cui lui può sentirsi a suo agio, muoversi e fare delle cose insieme al terapeuta.
Perché i bambini si confidano facilmente con la psicologa?
I bambini a volte tendono a proteggere i genitori e per non farli soffrire non gli raccontano alcune cose. Nel momento in cui riescono a dirle alla terapeuta si sentono sollevati.
Riferisco poi ai genitori ciò che emerge dai colloqui, dando dei suggerimenti su come gestire la problematica in questione con i loro figli.
Se tuo figlio vive un malessere simile e da soli e con i metodi che avete utilizzato finora lo vedete ancora in difficoltà, allora è giunto il momento di chiedere un aiuto esterno competente e consapevole.
Il tuo/a bambino/a si sentirà sollevato dal poter parlare dei suoi problemi e delle sue difficoltà perchè ascoltato, capito, rassicurato e aiutato. Sarà più sicuro di sé.
Migliorerà anche la relazione tra genitori e figli perché il percorso terapeutico aumenta la conoscenza, la comprensione e la comunicazione con i propri figli e la fiducia dei figli nei confronti dei genitori.
Ricevo nel mio studio di Fidenza.
L’intero percorso ha una durata variabile, dipende dal tipo di problema che si va ad affrontare.
Per contattarmi puoi telefonare al numero 3395778299 oppure compilare il modulo di contatto che trovi qui in basso.